Ciao, sono Jessy e oggi voglio fare chiarezza su un tema che sta creando confusione (e anche parecchie domande): la verifica età sui siti per adulti in Italia.
Negli ultimi mesi le regole si sono concretizzate, sono uscite liste ufficiali, sono state chiarite le scadenze e soprattutto è diventato centrale un concetto: proteggere i minori senza trasformare la navigazione degli adulti in un “registro pubblico”.
In questa guida ti spiego, in modo semplice: cosa cambia, da quando, quali siti sono coinvolti, cosa significa “doppio anonimato”, cosa succede se un sito non si adegua, e quali sono le opzioni più sensate per tutelare la tua privacy restando nelle regole.
Aggiornato al: 12 dicembre 2025 (con scadenze operative fino al 1 febbraio 2026)
- La verifica dell’età riguarda l’accesso a contenuti pornografici (vietati ai minori).
- In Italia la regola ruota attorno alla delibera AGCOM e al principio del “doppio anonimato”.
- Non dovrebbe servire consegnare documenti al sito porno: l’idea è che il sito riceva solo una “prova” (es. token) che conferma che sei maggiorenne.
- Ci sono scadenze diverse a seconda che la piattaforma sia stabilita in Italia o all’estero.
- Se un sito non si adegua può ricevere diffida, sanzioni e arrivare fino al blocco.
- Cos’è la verifica età siti per adulti (e perché se ne parla adesso)
- Date e aggiornamenti Italia: la timeline chiara (2023 → 2026)
- Quali siti e piattaforme sono coinvolti?
- Come funziona davvero: “doppio anonimato” spiegato facile
- Ogni quanto va rifatta? (Sì: non è “una volta per sempre”)
- Privacy: cosa controllare per non farti male da solo
- Cosa succede ai siti che non si adeguano?
- “Prendiamo spunto dall’estero”: cosa stanno facendo (davvero) fuori dall’Italia
- VPN e verifica età: quello che ti posso dire (senza farti rischiare)
- Conclusione: cosa mi aspetto nei prossimi mesi
- Domande Freqenti
Cos’è la verifica età siti per adulti (e perché se ne parla adesso)
La verifica età siti per adulti (spesso chiamata anche age verification o age assurance) è un sistema che serve a impedire l’accesso dei minorenni a contenuti vietati ai minori.
Fino a poco tempo fa molti siti si limitavano a un banner tipo “Ho più di 18 anni”. Il problema è evidente: non verifica niente, è solo un clic.
Ora invece l’obiettivo è introdurre un controllo reale, ma con un equilibrio delicatissimo:
- tutela dei minori,
- privacy degli adulti,
- sicurezza dei dati,
- accessibilità (non deve diventare una barriera discriminatoria).
Date e aggiornamenti Italia: la timeline chiara (2023 → 2026)
| Data | Cosa succede | Perché conta |
|---|---|---|
| Set–Nov 2023 | Base normativa (Decreto Caivano e conversione in legge) | Introduce l’obbligo di protezione rafforzata dei minori online |
| 07/10/2024 | AGCOM pubblica principi e requisiti tecnici (approccio “tecnologicamente neutrale”) | Si fissano paletti: privacy, sicurezza, anti-elusione, usabilità |
| 2025 | Delibera AGCOM operativa e preparazione tecnica | Si entra nella fase “applicativa” |
| 31/10/2025 | Pubblicazione lista dei soggetti/servizi che diffondono contenuti pornografici in Italia | La lista attiva obblighi e controlli |
| 12/11/2025 | Scadenza/entrata piena per soggetti stabiliti in Italia | Devono essere pronti con sistemi conformi |
| 01/02/2026 | Termine per soggetti non stabiliti in Italia (ma che diffondono contenuti in Italia) | Tempo tecnico per adeguarsi dopo la pubblicazione della lista |
Quali siti e piattaforme sono coinvolti?
In Italia è stata pubblicata una lista iniziale dei migliori siti (aggiornabile) e dei servizi che diffondono contenuti pornografici nel Paese. In questa lista compaiono anche nomi molto noti.
Il punto importante per te, da utente, è questo: se accedi dall’Italia, potresti vedere comparire una richiesta di verifica dell’età su uno o più siti inclusi e, nel tempo, anche su altri servizi che verranno aggiunti.
| Sito | Tipo | Note |
|---|---|---|
| Pornhub | Video pornografici | Uno dei più grandi siti porno mondiali. |
| YouPorn | Video pornografici | Parte dei grandi network di contenuti adulti. |
| RedTube | Video pornografici | Altro grande portale video. |
| Xnxx | Video pornografici | Molto traffico globale. |
| Xvideos | Video pornografici | Altro sito tra i più visitati. |
| Stripchat | Live cam | Live streaming con camere. |
| LiveJasmin | Live cam | Grande portale di cam. |
| OnlyFans | Contenuti user-generated | Anche piattaforma di abbonamenti adulti. |
| Liveprivates.com | Live cam | Diretto verso streaming privati. |
| Maturescam.com | Live cam | Niches specifiche. |
| Mycams.com | Live cam | Altro sito cam. |
| Porndoelive.lsl.com | Live cam | Parte della lista AGCOM. |
| Pornhdlive.com | Live cam | Liste aggiornate AGCOM. |
| Joyourself.com | Video pornografici | Parte degli elenchi ufficiali. |
| Faphouse | Video adulti | Uno dei siti nella classificazione AGCOM. |
| Xhamster | Video pornografici | Tra siti popolari. |
| Xfree | Video pornografici | Parte dell’elenco. |
| Superporno / Canalporno | Video adulti | Collocato nelle liste. |
| Jacquie Et Michel | Video adulti | Sito con contenuti europei. |
| Pichaloca | Adulto | Altra voce dell’elenco AGCOM. |
| Lupoporno | Video adulti | Parte della lista AGCOM. |
Come funziona davvero: “doppio anonimato” spiegato facile
La parte che interessa quasi tutti è:
“Ok, devo verificare l’età… ma devo dare la carta d’identità al sito?”
L’impostazione italiana ruota attorno al doppio anonimato. Tradotto in modo pratico:
- Un soggetto terzo (indipendente) gestisce la verifica della maggiore età.
- Il sito per adulti non deve ricevere i tuoi dati identificativi, ma solo una conferma che sei maggiorenne (es. un codice/token).
- Il soggetto che certifica l’età non dovrebbe sapere su quale sito userai quella prova.
È un modello pensato per evitare due rischi:
- il rischio che il sito “archivi” documenti o dati personali super sensibili,
- il rischio che qualcuno possa ricostruire “chi ha visitato cosa”.
In pratica, il flusso ideale è simile a questo:
- entro sul sito → mi chiede una prova che ho 18+
- scelgo/uso un sistema di verifica → ottengo una prova “anonima”
- torno al sito → sblocco l’accesso perché risulto maggiorenne
Ogni quanto va rifatta? (Sì: non è “una volta per sempre”)
Una delle cose che pochi dicono chiaramente è che la verifica non è “eterna”.
L’impostazione descritta prevede che la garanzia dell’età sia legata alla sessione:
- vale durante l’utilizzo,
- e poi scade quando esci / chiudi / dopo inattività.
Questo serve a ridurre rischi e abusi (ad esempio accessi successivi non autorizzati).
Privacy: cosa controllare per non farti male da solo
Ora la parte “pratica” da Jessy a Jessy: anche se il sistema nasce per proteggere la privacy, nella realtà potresti imbatterti in implementazioni diverse, più o meno pulite.
Io ti consiglio di fare questa mini-checklist ogni volta che ti viene chiesto di verificare l’età:
- Il sito usa HTTPS (lucchetto nel browser)?
- Ti spiega chi gestisce la verifica (nome del fornitore/terza parte)?
- Dice chiaramente che al sito arriverà solo la prova e non il documento?
- Trovi una privacy policy comprensibile sul processo di age verification?
- Se ti chiede dati eccessivi (foto documento, video, carta, ecc.), fermati e leggi bene cosa stai autorizzando.
La mia regola personale: se una pagina mi mette fretta, mi crea ansia, o sembra “poco professionale”, io esco. Con questi temi, l’errore più comune è finire su servizi improvvisati.
Cosa succede ai siti che non si adeguano?
Qui bisogna essere chiari: non è un “consiglio”, è un impianto con conseguenze.
In generale, lo scenario è:
- arriva una diffida (con un tempo per adeguarsi),
- se non si rientra, possono scattare sanzioni
- e, nei casi peggiori, si può arrivare al blocco del servizio finché non si adegua.
Quindi sì: nel tempo potresti vedere siti che funzionavano “come sempre” diventare più restrittivi, oppure sparire temporaneamente dall’accesso dall’Italia.
“Prendiamo spunto dall’estero”: cosa stanno facendo (davvero) fuori dall’Italia
Parlando con colleghi e osservando cosa succede fuori dall’Italia, mi sono fatta un’idea chiara: non esiste più un “prima sì / dopo no” sulla verifica dell’età. Quello che cambia è come viene fatta.
Nel Regno Unito l’asticella è già alta, in Francia l’enforcement è concreto, e a livello europeo si sta spingendo verso soluzioni standardizzate e rispettose della privacy. Il punto comune è uno: niente più autocertificazioni fittizie, ma nemmeno raccolte massive di documenti sui siti per adulti.
Quello che vedo emergere è un modello pragmatico: provare che sei maggiorenne senza dire chi sei. Token temporanei, attestazioni valide per la sessione, intermediari indipendenti. È questa la direzione che, secondo me, ridurrà attriti e abusi nei prossimi mesi.
Negli ultimi anni la direzione è abbastanza chiara:
- non basta più un clic “sì, ho 18 anni”,
- si va verso soluzioni standardizzate, interoperabili e possibilmente privacy-preserving (token / wallet / proof).
A livello europeo, l’obiettivo è arrivare a strumenti con cui l’utente può dimostrare solo “sono maggiorenne” senza condividere altro. Questa, secondo me, è la vera “evoluzione” che riduce lo scontro tra tutela minori e privacy adulti.
| Paese/Area | Stato (oggi) | Cosa prevede in breve |
|---|---|---|
| Regno Unito (UK) | In vigore | Per servizi che consentono pornografia: richiesti sistemi di “highly effective age assurance” per impedire accesso agli under‑18 (scadenza/avvio indicato da Ofcom dal 25 luglio 2025). |
| Francia | In vigore / enforcement attivo | Linee guida tecniche Arcom per la verifica dell’età su siti pornografici; standard con focus anche su soluzioni “privacy‑preserving” (es. concetti tipo “doppio anonimato” nelle analisi legali). |
| Unione Europea (approccio comune) | Blueprint disponibile | La Commissione ha pubblicato un Age Verification Blueprint (mini‑wallet) per una verifica età privacy‑preserving e interoperabile con i futuri wallet di identità digitale. |
| Stati Uniti (varie leggi a livello “State”) | Dipende dallo Stato | In diversi Stati sono state approvate leggi che richiedono age verification per l’accesso a contenuti pornografici; quadro frammentato e in evoluzione. |

VPN e verifica età: quello che ti posso dire (senza farti rischiare)
So benissimo che online gira la “scorciatoia” del tipo: “usa una VPN e fai finta di essere altrove”.
Quello che posso dirti, in modo utile e pulito, è questo:
- Una VPN ha anche usi legittimi (privacy su Wi‑Fi pubblici, viaggi, sicurezza).
- Ma usare strumenti per “saltare” barriere di age verification può violare regole e aumentare i rischi (anche solo perché ti spinge verso percorsi meno controllati).
- Se il tuo problema è la privacy, la soluzione migliore non è “sparire”: è pretendere sistemi fatti bene, con doppio anonimato e minimizzazione dati.
Conclusione: cosa mi aspetto nei prossimi mesi
Secondo me succederanno tre cose (e ti conviene saperle prima):
- Più siti si adegueranno davvero man mano che ci avviciniamo alle scadenze piene e ai controlli.
- Vedremo crescere soluzioni “token/wallet” che rendono l’esperienza meno invasiva.
- Ci sarà ancora dibattito su efficacia e privacy, ma la direzione è tracciata: age verification sì, ma senza trasformarla in sorveglianza.
Se vuoi, su TrovaCamGirl continuerò ad aggiornare questa pagina quando ci saranno novità operative (liste aggiornate, chiarimenti tecnici, scadenze e strumenti ufficiali).
Domande Freqenti
Il sistema entra nella fase operativa con scadenze diverse: per i soggetti stabiliti in Italia la data chiave è il 12 novembre 2025; per piattaforme non stabilite in Italia ma che diffondono contenuti in Italia il termine indicato è il 1 febbraio 2026.
È un modello in cui la verifica dell’età viene fatta da un soggetto terzo indipendente: il sito riceve solo la prova che sei maggiorenne (non i tuoi dati), e il certificatore non dovrebbe sapere su quale servizio userai la prova.
L’impostazione mira a evitare questo: il sito dovrebbe ottenere solo una conferma della maggiore età, senza dati identificativi.
No, in genere è legata alla sessione: la prova può scadere quando esci dal servizio o dopo un periodo di inattività.
Diffide, sanzioni e, nei casi più gravi, misure come il blocco del sito/piattaforma fino all’adeguamento.
Si, questa è una pratica che stanno facendo molti utenti e io non fornisco istruzioni per aggirare sistemi di verifica dell’età.











